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BENVENUTI A COGOLETO città Natale di Cistoforo
Colombo
Centro della Riviera di Ponente, al confine con al provincia di Savona,
situato tra foce del torrente Lerone e lo sbocco
della valle del torrente Arrestra è coronato da un
anfiteatro di colline disseminato di case sparse di piccoli nuclei abitati;
sullo sfondo si innalza la ripida catena del monte Bèigua.
Non si può che rimanere stupiti quando, dopo appena un quarto d’ora dal
centro di Genova, o provenendo dal Nord, oltre il Passo Turchino, ci si trova
immersi in un anfiteatro di mare blu e di verde lussureggiante: La vera
porta orientale della Riviera Ligure.
Questa piccola gemma turistica ha mantenuto l’immagine di borgo marinaro e
commerciale di antica tradizione, pur sapendo offrire all’ospite
un’accoglienza cordiale per un soggiorno anche breve in assoluto relax ed a
contatto con la natura. Cogoleto offre
d’estate una spiaggia spesso di sabbia, a volte con scogliere e splendidi
anfratti, ideale per il turismo balneare, la pesca sportiva e gli sport
nautici (vela, surf, canoa, kajak, pesca sportiva,
immersioni subacquee). D’inverno, il golfo è protetto dagli Appennini che evitano l’influenza delle fredde correnti.
Il clima è quindi molto temperato durante tutti i 365 giorni dell’anno.Una buona struttura ricettiva è a disposizione tutto
l’anno, non solo con i suoi alberghi, ma anche con i ristoranti tipici.
Qui si possono degustare i piatti della cucina ligure più genuina, ove il
pesto, le troffie, le trenette ed il pesce -
soprattutto quello azzurro - la fanno da padroni. Per il tempo libero sono a
disposizione : campi da tennis, campi di calcio e rugby, un centro di
equitazione, palestre di roccia naturali, palestra artificiale di arrampicata
(unica in Liguria), area estiva per concerti e manifestazioni, locali
notturni ed accoglienti bar.
Importante l’entroterra, non solo per le frazioni di Sciarborasca
e Lerca immerse nel verde della macchia
mediterranea, ma soprattutto per il complesso di colline e vallate che
attraverso molti itinerari naturalistici, alcuni percorribili a volte con
mountain bike o a cavallo, portano al Monte Beigua
ed al Monte Rama , ed agli itinerari di collegamento alla "Alta Via
dei Monti Liguri".
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LA STORIA DI COGOLETO
Il borgo ha origini certe che si collocano tra il VI ed il VII secolo d.c., grazie anche alla divulgazione della fede cristiana
ed ai precedenti collegamenti eseguiti dai Romani al momento della conquista
della Gallia.
Un pluteo artistico marmoreo dell’epoca è collocato nel Palazzo Comunale.
Il toponimo Cogoleto, sembra derivare dalla
locuzione latina "coquere lithos"
"cuocere le pietre" in relazione all’attività della produzione
della calce nelle numerose fornaci presenti su tutto il vasto territorio.
Attività che si è svolta sino al XIX secolo. Il prodotto veniva trasportato
via mare con una nutrita flottiglia capitanata da marinai cogoletesi
che si spingevano sino alle colonie genovesi site sul Mar Nero.
Da ricordare Oberto da Cogoleto, firmatario del
famoso "Trattato di Ninfeo" intervenuto nel 1261 tra la Repubblica
di Genova e l’Imperatore di Oriente. Cogoleto è un
borgo di navigatori, fra i quali spiccano quelli della famiglia Colombo, di
cui buon ultimo Cristoforo Colombo che qui sembra abbia avuto i natali. La
casa ove abitò è ancor oggi ornata di diversi affreschi e lapidi a ricordo
della gloria dell’Ammiraglio.
Diversi ed interessanti gli edifici, anche storici, quali l’Oratorio di San
Lorenzo e la Chiesa parrocchiale di S. Maria
Maggiore nel centro storico di Cogoleto con i suoi
"carugi" costellati di piccoli archi tra
le case addossate una all’altra. Infine, alcune torri di avvistamento e
difesa, volute dalla Repubblica di Genova contro le scorrerie dei pirati
barbareschi., sono testimonianza dell’importanza del borgo riconosciuta dalla
Repubblica di Genova.
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LA NATURA DI COGOLETO
La presenza della montagna con il Parco del Beigua
crea un ambiente turistico alternativo e complementare al centro balneare
della costa. A soli 3 chilometri dalla costa e dal centro di Cogoleto, lungo il versante sinistro del torrente Lerone , superati i rilievi pre-appenninici
con le loro pinete, si raggiunge la frazione di Sciarborasca.
Qui l’antica tradizione agricola è ancora viva e promette cose buone da
gustare nei frequenti ristoranti e trattorie.
Da Sciarborasca un percorso di circa 4 ore a piedi
porta all’ampia spianata in vetta al monte Beigua (
mt 1287 s.l.m.) ove si può ammirare la chiesetta
dedicata alla Madonna della Pace. Un albergo-rifugio si trova a Prato Rotondo
in prossimità delle cime dei monti Beigua e Rama. A
soli 2 chilometri dal centro di Cogoleto, risalendo
il versante destro del torrente Lerone, si giunge
alla frazione Lerca che subito si presenta con la
sua torre, carica di anni e di storia.
Questo insediamento, quasi sicuramente più antico dello stesso capoluogo, ha
avuto propria dignità di comune sino a tutto il secolo XVIII. Nel secolo
successivo, diventata residenza di campagna dei marchesi Di Negro prima e Spinola poi, ospitò illustri personaggi quali Nicolò Paganini, Giuseppe Mazzini e Silvio Pellico che scelsero Lerca per le loro vacanze sia per la mitezza del clima,
la bellezza e tranquillità del paesaggio, che per la buona cucina ligure di
cui fortunatamente non sono andati perduti i segreti.
Tutto questo entroterra ed il comprensorio del Monte Beigua
presentano interessanti aspetti sia di flora mediterranea che alpina con la
presenza anche di piante che normalmente vegetano in climi molto più freddi (
stella alpina, sassifraga). Tutta la zona è meta, durante la primavera
inoltrata e l’autunno, di cercatori di funghi porcini.