Cristoforo Colombo

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La Casa Natale di Cristoforo Colombo

Grazie al prezioso lavoro di due appassionati ricercatori liguri, la dottoressa Anna Maria Salone ed il nostro concittadino il Cav. Antonio Calcagno e dopo quattro lunghi anni di ricerche e la traduzione di inediti documenti italiani e spagnoli, esistono ora prove inoppugnabili che il grande scopritore del Nuovo Mondo fu “natural de Cugureo” (nativo di Cogoleto). Quella che era una nostra antichissima tradizione percepita da alcuni, persino tra noi, con animo dubbioso, riceve dalla pubblicazione, (promossa dal Comune di Cogoleto), del libro “Svelati i segreti di Cristoforo Colombo” una autorevolissima conferma. I due autori della ricerca storica, hanno affascinato e commosso i presenti sabato 29 maggio raccontando la storia di questa lunga e avventurosa ricerca.

Litografia inizi '800

Nel passato

Ieri

Oggi

Targhe

Affresco

Negli artistici locali dell'oratorio San Lorenzo, presentava Cristina Carbotti giornalista di Rai Uno, alla presenza del sindaco Attilio Zanetti e di autorità civili e militari unitamente ad altri giornalisti ed operatori televisivi. Al termine della presentazione del libro, il Sindaco accompagnato dalle autorità intervenute e dal corteo storico in costumi cinquecenteschi, ha percorso la strada che più di cinque secoli fa, sicuramente ha tante volte percorso il giovane Cristoforo e si è recato fino alla Casa dove è vissuto e dove risulta da documenti storici che sia stato redatto il testamento del padre. Una targa che indica, ora senza più incertezze questa casa come quella di Cristoforo Colombo, è stata scoperta in memoria di questa nuova certezza. L'amministrazione comunale ha voluto accostare alla presentazione del libro, una serie di manifestazioni che sottolineassero ai nostri concittadini ed al mondo intero, l'importanza dei nuovi documenti scoperti. Il paese, pavesato a festa, è stato arricchito dalla presenza di figuranti in costume, con un corteo storico con più di cento figuranti, con sbandieratori e musici e con negozietti nello stesso stile di quelli che esistevano ai tempi di Colombo. Era persino possibile cimentarsi in giochi per adulti e bambini che rimandavano a quelli dell'epoca del Colombo bambino. Una bella manifestazione, per valorizzare il lavoro dei due ricercatori che hanno portato nuove certezze su una tradizione che però, di certo, già prima non mancava di sostenitori. Per una forse involontaria coincidenza, proprio sopra alla nuova targa scoperta dal sindaco Zanetti, ce n'è un'altra che dice: “Addì 2 settembre 1857, Re Umberto, col fratello Amedeo, allora principi di Piemonte, la casa ed i ricordi del Grande Scopritore visitavano”. La targa era stata posta dall'amministrazione comunale di allora e correva l'anno 1888. Poi per molti anni questa tradizione che pure aveva avalli di così importanti personaggi è stata attenuata da ricerche, forse non del tutto disinteressate, che volevano Cristoforo Colombo cittadino di Genova. Nel 1929, per esempio, era uscito su “La Stampa” dell'epoca un lungo articolo che occupava due intere pagine del giornale dove a seguito di documenti ritrovati in Vaticano, veniva asserita la nascita di Colombo a Cogoleto. Ma quel grande giornale, pur pubblicando doverosamente la notizia, evitava accuratamente di evidenziarla nel titolo e lasciava che fosse solo il lettore più attento e interessato a trovarla celata all'interno del lunghissimo articolo. Forse alla grandezza dell'Italia fascista poco si confaceva che un nome prestigioso come quello di Colombo, fosse accostato ad una piccola, modesta località della provincia genovese e forse c'è andata di lusso che non gli avessero, allora, attribuito una nascita romana… Ma anche in tempi molto più vicini a noi, parve a molti inopportuno ammettere che un così grande scopritore potesse aver avuto origine da un così piccolo paese. I cogoletesi meno giovani ricorderanno certamente le battaglie verbali e storiche tra il nostro sindaco Luigi Nicolò Poggi e l'allora potentissimo senatore Paolo Emilio Taviani.  Taviani che era uno dei più appassionati studiosi di storia colombiana e che aveva scritto sull'argomento molti libri, sosteneva la genovesità di Colombo (a Genova c'è una visitatissima “Casa di Colombo” incurante del fatto che proprio in quella località, ai tempi di Colombo ci fosse, pare, un convento di suore). Il nostro sindaco Poggi, che pure sosteneva le sue tesi con documentazioni credibili, non poteva reggere alla straripante cultura di Taviani ed al suo elevatissimo prestigio e potere politico e fu spesso tacitato come personaggio importuno. Le nuove documentazioni gli rendono giustizia, se pur postuma. Una sorte anche più amara era toccata a Bernardo Colombo che, marinaio semplice e incolto, ma ciò nonostante legittimo erede del patrimonio del grande scopritore, era stato senza tanti complimenti rispedito a casa da personaggi, colti, potenti e… disonesti, che ritenevano inopportuno che una fortuna di simili dimensioni finisse in mano ad un insignificante erede. Se pur legittimo. Il bel volume che racconta queste affascinanti vicende, è in libreria e direi che, per non far torto alle radici storiche più profonde, che onorano la nostra bella cittadina, non dovrebbe mancare nella casa di nessun bravo cogoletese.

Gi. Po

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Foto d'epoca

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Prima delle modifiche che purtroppo alla stessa casa furono apportate, fa seguito il commento che integralmente riportiamo:"Sarebbe bene che gli americani ricordassero Cristoforo Colombo non soltanto per la Sua scoperta ma anche per il Suo principio di progresso. Di questo ne dovrebbero essere riconoscenti tanto da innalzare a fianco dell'umile casa a Cogoleto una torre gigante la quale dovrebbe essere visibile da molto lontano nel golfo di Genova, equivalente ad una bandiera stellata che esclamasse a tutto il mondo: questa è la Casa Natale di Cristoforo Colombo".

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